A conversation with Max

BDSM cosa significa per te?

Il BDSM per me è sinonimo di arte. Ritrovo in tutto quello che osservo ed in tutto quello che faccio qualcosa di filosofico e di artistico. Il BDSM per me è si dolore, ma è anche il prendersi cura di qualcuno, guidarlo verso il superamento dei propri limiti fisici e mentali. E’ un attimo che, anche se non viene fatto a porte chiuse, è comunque privato, un attimo formato da due o più individui che condividono un momento, una sensazione, un sentimento, nello stesso modo. Ecco perché per me il BDSM significa arte e filosofia.


La pratica che ti intriga di più?

La pratica che mi ha sempre intrigato è l’arte del bondage. Il Bondage per me è un atto di piena fiducia. E’ come se i due individui fossero i due piatti della bilancia, bisogna trovare un equilibrio perfetto tra mente e corpo, che solo grazie alla fiducia può esistere. E’ un momento in cui riesco a distaccarmi dalla realtà circostante, dalla mia vita, liberando la mente e usando i miei sensi; lasciandomi cullare ed ipnotizzare dai rumori delle corde quando vengono annodate, percepire quell’ansia iniziale, subito attutita da un tocco… l’odore della pelle, delle corde.


Sei Italian Fetish Man of the Year, cosa significa per te, e  come porterai avanti il tuoi titolo nei prossimi mesi?

Italian Fetishman of the year per me significa tutto e niente, significa avere una grande responsabilità della propria comunità, dei ragazzi che ne fanno parte ora e che ne faranno parte poi. È una grande responsabilità che ho cercato di ottenere per anni, e la mia tenacia mi ha portato all’obiettivo. Il mio tempo è quasi alla fine, il prossimo aprile giungerà il mio momento di passare il testimone a qualcun altro. In quest anno da rappresentante credo di aver fatto tutto quello che fosse in mio potere per unire la comunità ancora di più, infondere fiducia nelle persone che si nascondevano o che vagavano nel buio dell’ignoto. Sono stato presente sia in Italia che all’estero diffondendo lo spirito italiano in ogni capitale europea in cui sono stato. 

Come ultimo atto (con la fascia addosso) vorrei portare avanti il messaggio per me più importante, quello sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e sulla lotta contro lo stigma dell’HIV. Farò una piccola raccolta fondi dove il totale ricavato andrà in beneficenza ad un’associazione vicina a me di Roma che porta avanti questa lotta in prima linea con molto orgoglio, per far capire agli altri che esser sieropositivi non è sinonimo di fine è che gli impedimenti nella vita non devono farci fermare, ma devono rafforzarci.

 


Come ti sei accostato al mondo BDSM e quando?

Mi sono accostato al mondo del BDSM ufficialmente nel 2018, da maggiorenne, ma già sognavo di farne parte anni prima, ma per questione di minore età non ho potuto (e credo sia stato meglio così) iniziare ad interagire. Prima di arrivare al BDSM ho cominciato come puppy, ho cercato chi potesse spiegarmi cosa fosse, cosa ci fosse dietro, ed una volta creato le mie fondamenta mi sono semplicemente lasciato guidare dal mio istinto ed dalla mia curiosità. Lasciandomi ispirare da esponenti della nostra comunità, e poco a poco, con i miei tempi sono arrivato ad avere uno spettro della mia persona, del mio essere “Fetishman” più cristallino e solo allora ho capito che volessi rappresentare la mia comunità, anche per comunicare che una comunità ti porta anche all’affermazione di se stessi.


Qual’è Il tuo feticcio?

Ristringere il campo ad un feticcio solo o trovar quello a cui sono più vicino è quasi impossibile. Posso dire che il mio spirito è più affine e tutt’uno con il mondo del rubber. Attraverso il rubber sono riuscito ad amare il mio corpo ancora di più, ho iniziato a sperimentare con outfit che in questa comunità sono visti poco, anche perché il mondo del rubber si avvicina molto al mio mondo lavorativo e altra grande passione, quella per la moda. Sono due mondi che possono coesistere, ecco perché una parte del mio cuore e della mia persona è molto attaccata alla comunità rubber.


Il tuo lato nascosto? Raccontami un segreto…

Un mio lato “nascosto” è forse la dolcezza. Sotto la mia facciata da freddo e il mio modo di parlare acido, si nasconde una persona dolce. Nella vita ho sofferto tantissimo, sono giovane, ma già dal mio primo respiro ho iniziato a soffrire vivendo in una situazione familiare complicata, con un padre dipendente dall’eroina da una parte ed una madre che cercava di salvarlo. Sono stato vittima di bullismo, ho sofferto di anoressia, mi sono completamente chiuso in me ed isolato. Ho trovato nella solitudine una migliore amica, che ancora ad oggi non lascio andare, perché alla fine tutti nella vita dopo grandi momenti felici ci ritroviamo a stare soli. Ho imparato ad apprezzare il dolore e la solitudine per poi godermi ancora di più la felicità, so che non starò mai più male come un tempo… ecco perché ho indossato quest’armatura che mi fa apparire freddo, sono un eterno diffidente, ma una volta che mi fido sono la persona più leale e dolce che qualcuno possa trovare nella vita.


Se ti dico pelle, cosa ti viene in mente?

Se mi dici pelle nella mia mente risuonano tante cose: emozioni forti, come il mio innamoramento per un leatherman che fu anche il mio primo master. Mi viene in mente la gioia, perché negli eventi mi ritrovo sempre accanto a molti amici leatherman che mi regalano momento di gioia. Mi viene in mente il dolore, perché sono sempre stato attratto dal provare dolore con oggetti in pelle. Ma soprattutto mi viene in mente il periodo degli ‘80, quelli iconici americani, un epoca in cui vorrei aver vissuto, anche se comporterebbe vivere la paura per l’inizio della pandemia di HIV.


L’oggetto SIRAINER che desideri di più?

Sicuramente il collare chain. Qualcosa che unisce la mia passione per la moda, al mio stile di vita molto scally/skinhead, ma anche una sotto-trama per la mia indole che pende verso l’esser sottomesso. Alla fine tutto torna nella vita e simboleggia la mia parte puppy che è il mio inizio in questo mondo.


Una fantasia che vorresti realizzare…

Una fantasia che vorrei realizzare in questo momento non la ho. Sono in un punto della mia vita dove ho sperimentato tanto, dove continuo a godermi tutto come se fosse la prima volta, dove ho realmente ottenuto tutto quello che sempre desiderato, l’amore, salute, soldi, forti amicizie, carriera, ottimo sesso, un posto nel mondo… per il momento mi godo a pieno tutto quello che ho, prima di tornare a vivere in un periodo piatto dove sicuramente cercherò nuovi stimoli e nuove fantasie da poter realizzare.


Photo by @louminosus - Umberto Petrocelli

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